Uno studio suggerisce che la niacinamide potrebbe ridurre il rischio di tumori cutanei non melanoma
La vitamina B3, nota anche come niacinamide o nicotinamide, è sempre più raccomandata per chi è a rischio di tumore della pelle. Alcuni studi hanno evidenziato come questo integratore possa svolgere un ruolo protettivo nei confronti dei danni causati dai raggi UV, migliorando la riparazione cellulare. Ma quanto è efficace e chi dovrebbe assumerla?
Come la vitamina B3 può proteggere la pelle dai danni solari
L’Australia è uno dei paesi con il più alto tasso di tumori cutanei al mondo, con due terzi della popolazione che sviluppano una forma di cancro della pelle entro la pensione. Questo dato ha spinto la ricerca a individuare strategie per ridurre i rischi.
La niacinamide è un derivato della vitamina B3 presente in alimenti come carne, pesce, noci, cereali e funghi. Questa sostanza è essenziale per molte reazioni fisiologiche cellulari, in particolare per il metabolismo energetico. Oltre a prevenire il pellagra, una malattia legata alla carenza di vitamina B3, la nicotinamide ha dimostrato di potenziare la riparazione del DNA danneggiato dai raggi ultravioletti, ridurre l’infiammazione e rafforzare il sistema immunitario cutaneo.
Lo studio che ha testato la niacinamide contro il tumore della pelle
Uno degli studi più significativi sul legame tra niacinamide e tumore della pelle è stato condotto in Australia e pubblicato sul New England Journal of Medicine. La ricerca ha coinvolto 386 persone ad alto rischio di sviluppare tumori cutanei non melanoma.
I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: uno ha assunto 500 mg di niacinamide due volte al giorno, mentre l’altro ha ricevuto un placebo. Dopo 12 mesi, il gruppo che aveva assunto l’integratore ha registrato una riduzione del 23% dei nuovi casi di tumori cutanei rispetto al gruppo placebo.
Risultati simili sono stati osservati in piccoli studi su pazienti sottoposti a trapianto di rene, una categoria particolarmente vulnerabile ai tumori della pelle.
La niacinamide è efficace anche per l’invecchiamento cutaneo?
Oltre al suo potenziale ruolo nella prevenzione del tumore della pelle, la niacinamide sta trovando sempre più spazio nei prodotti cosmetici. Studi preliminari suggeriscono che questa vitamina possa migliorare l’elasticità cutanea, ridurre rughe, macchie scure e arrossamenti.
La teoria alla base di questi benefici è che la pelle invecchiata ha livelli più bassi di nicotinamide adenina dinucleotide (NAD+), un cofattore essenziale per molte reazioni cellulari. L’integrazione con niacinamide potrebbe aiutare a ripristinare questi livelli, favorendo la riparazione dei danni cutanei.
Come assumere la vitamina B3 in modo sicuro
La niacinamide è disponibile in farmacia e supermercato a un costo accessibile e viene generalmente ben tollerata. Tuttavia, esistono diverse formulazioni di vitamina B3 e non tutte sono indicate per la pelle.
- Niacinamide (nicotinamide): è la forma consigliata per la salute cutanea.
- Niacina (acido nicotinico): può causare un effetto collaterale chiamato “flush”, caratterizzato da arrossamento e sensazione di calore.
Per chi è a rischio di tumori cutanei, il dosaggio raccomandato sulla base dello studio ONTRAC è di 500 mg due volte al giorno. Al momento non è chiaro se sia altrettanto utile nei bambini.
La vitamina B3 può aiutare, ma non basta da sola
L’integrazione con niacinamide può rappresentare un’arma in più nella prevenzione del tumore della pelle, ma non può sostituire le altre misure di protezione solare. Gli esperti sottolineano che l’uso regolare di crema solare, l’abbigliamento protettivo e il monitoraggio delle macchie cutanee restano fondamentali per la prevenzione.
In sintesi, per chi ha un rischio elevato di sviluppare tumori cutanei, la niacinamide potrebbe essere un valido aiuto, ma va sempre integrata in una strategia più ampia di protezione della pelle.