Nuovo test del sangue rileva il tumore al pancreas in fase iniziale

Si chiama PAC-MANN e, soprattutto se usato con il test CA 19-9, risulta avere una precisione pari all’85 per cento

Un gruppo di ricercatori dell’Oregon Health & Science University (OHSU) ha sviluppato un innovativo test del sangue chiamato PAC-MANN, progettato per individuare il tumore al pancreas nelle fasi iniziali con un’accuratezza dell’85% quando combinato con il test CA 19-9. Il test utilizza nanosensori magnetici per rilevare cambiamenti nell’attività delle proteasi, biomarcatori chiave del carcinoma duttale pancreatico (PDAC), la forma più comune e letale di tumore al pancreas. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine.

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Perché la diagnosi precoce è fondamentale

Il tumore al pancreas è spesso diagnosticato in stadio avanzato, quando le opzioni di trattamento sono limitate e la prognosi è sfavorevole. Attualmente, il test CA 19-9 è ampiamente utilizzato per monitorare il tumore pancreatico, ma non è abbastanza sensibile per una diagnosi precoce. PAC-MANN colma questa lacuna, rilevando segni di attività tumorale nel sangue molto prima rispetto ai test tradizionali.

“Il problema del tumore al pancreas è che spesso lo scopriamo troppo tardi”, ha dichiarato Jared Fischer, Ph.D., ricercatore presso l’OHSU Knight Cancer Institute. “Con PAC-MANN vogliamo offrire ai medici uno strumento in grado di individuare la malattia nelle prime fasi, quando le possibilità di trattamento sono maggiori e la sopravvivenza può migliorare.”

Come funziona il test PAC-MANN

Il test PAC-MANN utilizza nanosensori magnetici per analizzare minuscole quantità di sangue e rilevare variazioni nell’attività delle proteasi, un biomarcatore chiave del tumore pancreatico. I risultati dello studio mostrano che il test:

  • Distingue con il 98% di precisione i pazienti con cancro al pancreas da quelli con condizioni pancreatiche non tumorali o da soggetti sani.
  • Rileva il tumore pancreatico in fase precoce con l’85% di accuratezza, se utilizzato insieme al test CA 19-9.

Il test è stato sviluppato con il contributo di Jose L. Montoya Mira, Ph.D., ingegnere e biologo dell’OHSU, che ha progettato PAC-MANN per essere economico, veloce e accessibile anche nei contesti con minori risorse sanitarie.

Un test rapido, economico e meno invasivo

Uno degli aspetti rivoluzionari di PAC-MANN è la sua rapidità e semplicità d’uso. A differenza di esami più invasivi, come la biopsia liquida o l’ecografia endoscopica, questo test richiede solo 8 microlitri di sangue, fornisce risultati in 45 minuti e ha un costo inferiore a un centesimo per campione.

“PAC-MANN è più economico rispetto agli esami attuali e può essere usato anche in aree rurali o con accesso limitato alle strutture sanitarie”, ha spiegato Montoya. “Grazie al suo basso costo – meno di un centesimo per campione – e alla rapidità dell’analisi, il test potrebbe essere utilizzato su larga scala per migliorare la diagnosi precoce.”

Monitoraggio dei trattamenti oncologici

Oltre alla diagnosi, PAC-MANN potrebbe essere utilizzato per monitorare l’efficacia delle terapie oncologiche. I ricercatori hanno osservato che, nei pazienti sottoposti a intervento chirurgico, l’attività delle proteasi diminuiva dopo la rimozione del tumore, suggerendo che il test possa tracciare l’andamento della malattia.

“Questo test non serve solo a individuare il tumore, ma potrebbe anche aiutarci a capire se una terapia sta funzionando e guidare le decisioni terapeutiche in tempo reale,” ha spiegato Fischer.

Prossimi passi: sperimentazioni cliniche

Il team di ricerca prevede di avviare ulteriori sperimentazioni cliniche in collaborazione con l’OHSU Knight Cancer Institute e CEDAR, per testare PAC-MANN su persone ad alto rischio di sviluppare il tumore al pancreas. Se i risultati saranno confermati, il test potrebbe essere approvato per l’uso clinico e diventare uno strumento diagnostico di routine, migliorando la sopravvivenza dei pazienti e permettendo una diagnosi più tempestiva.

“Speriamo che questa tecnologia sia un passo avanti nella lotta contro il cancro”, ha concluso Fischer.

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