Delle sfere intelligenti sui tralicci per ridurre sprechi e costi

Il dispositivo monitora la capacità reale della rete elettrica. Importanti benefici per le compagnie e, probabilmente, per i consumatori

Un’innovativa sfera grigia, grande quanto una palla da bowling e ricca di sensori, promette di ottimizzare l’uso delle linee elettriche, riducendo costi di trasmissione e impatto ambientale. Il dispositivo, sviluppato dalla società norvegese Heimdall Power e chiamato Neuron, permette di monitorare la capacità effettiva delle linee elettriche in tempo reale. Questo potrebbe evitare la costruzione di nuove infrastrutture, abbassando il costo dell’energia con possibili benefici per i consumatori.

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Il costo dell’energia e la necessità di ottimizzazione

Le bollette elettriche includono due voci di spesa: il costo della produzione dell’energia e quello per il noleggio della rete elettrica. Quest’ultimo sta aumentando in molti Paesi, con la necessità di costruire nuove linee di trasmissione per gestire la crescente domanda. Tuttavia, gran parte della rete elettrica ha ancora capacità inutilizzata, che potrebbe essere sfruttata con un monitoraggio più preciso, evitando investimenti costosi e riducendo l’impatto ambientale.

Come funziona la tecnologia Neuron?

I sensori installati sui tralicci raccolgono dati in tempo reale sulla capacità di trasmissione delle linee, che varia a seconda delle condizioni meteorologiche. Il vento e le basse temperature, ad esempio, raffreddano i cavi, consentendo una trasmissione di energia più efficiente rispetto ai limiti di sicurezza attuali, basati su stime conservative. “Il nostro obiettivo è massimizzare l’utilizzo della rete esistente in modo sicuro”, spiega Maren Istad, esperta di sistemi energetici di SINTEF.

Più energia disponibile senza nuove infrastrutture

Attualmente, molte reti elettriche funzionano con stime prudenziali, senza un monitoraggio preciso della loro capacità effettiva. Therese Åsheim, project manager di Heimdall Power, sottolinea che i dati raccolti dai Neuron rivelano un potenziale di trasmissione maggiore rispetto ai limiti operativi attuali. “Abbiamo osservato aumenti di capacità fino a 35 MW su alcune linee e una media del 40% in più per quelle equipaggiate con il nostro sistema”, spiega.

Risparmio economico ed ecologico

Secondo gli esperti, la tecnologia potrebbe ridurre la necessità di espandere la rete elettrica, evitando costi elevati e riducendo l’impatto ambientale delle nuove costruzioni. “Conoscere la reale capacità delle linee permetterà di utilizzare meglio l’infrastruttura esistente, riducendo la necessità di nuovi investimenti”, afferma Istad. Questo approccio potrebbe anche favorire una connessione più rapida alle fonti di energia rinnovabile.

Una rivoluzione per il settore energetico

Il sistema Neuron rappresenta un cambiamento significativo per il settore dell’energia. Oltre a migliorare l’efficienza della rete, potrebbe accelerare la transizione energetica e consentire alle aziende industriali di accedere più rapidamente all’energia necessaria per sviluppare progetti sostenibili. “I nostri risultati confermano che questa tecnologia può ridurre i costi operativi, posticipare investimenti e favorire una transizione energetica più rapida”, conclude Åsheim.

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