Eccesso di esami e medicina difensiva: un problema crescente
In Italia, fino al 40% degli esami diagnostici per immagini potrebbe essere inappropriato o superfluo, secondo quanto riportato dalla Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (SIRM). Dalla TAC alla risonanza magnetica, molti test vengono prescritti in eccesso, spesso senza una reale necessità clinica. Il fenomeno è dovuto principalmente alla medicina difensiva, che porta i medici a prescrivere un numero elevato di esami per evitare possibili contestazioni legali, e all’invecchiamento della popolazione, che determina una maggiore richiesta di diagnostica.
Liste d’attesa troppo lunghe: esami dopo oltre 9 mesi
L’aumento della domanda ha un effetto diretto sui tempi di attesa per ottenere un esame diagnostico. In alcuni casi, come per le risonanze magnetiche, i pazienti possono aspettare fino a nove mesi prima di sottoporsi a una procedura necessaria. Un problema che non solo rallenta le diagnosi, ma incide anche sulla gestione delle cure, con il rischio di ritardi nei trattamenti.
Radiologia sostenibile per ridurre l’impatto ambientale
Un aspetto meno noto, ma altrettanto rilevante, è l’impatto ambientale delle apparecchiature diagnostiche. Secondo la presidente della SIRM, Nicoletta Gandolfo, le tecnologie radiologiche sono responsabili di oltre l’1% delle emissioni di gas serra. La sfida del settore è quindi quella di sviluppare strumenti diagnostici più ecosostenibili, riducendo il consumo energetico e migliorando le pratiche di smaltimento dei materiali utilizzati nelle procedure.
Pnrr e nuove apparecchiature: 3mila macchinari entro il 2026
Per modernizzare la diagnostica per immagini e migliorare l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, il Pnrr ha stanziato fondi per l’acquisto di oltre 3mila nuove apparecchiature entro il 2026. Il 78% di questi macchinari è già stato collaudato, ed è attualmente in uso. Secondo il ministro della Salute Orazio Schillaci, questa innovazione consentirà di ottenere diagnosi più precise, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’efficienza energetica degli ospedali.
Il futuro? Intelligenza artificiale e telemedicina
Oltre al rinnovamento tecnologico, il settore radiologico si sta aprendo a nuove possibilità offerte dall’intelligenza artificiale e dalla telemedicina. Queste innovazioni permetteranno non solo di ottimizzare i processi diagnostici, ma anche di supportare i medici nella valutazione dei casi più complessi, migliorando l’affidabilità delle diagnosi e riducendo il numero di esami inutili.
Verso un sistema radiologico più efficiente e sostenibile
Il futuro della radiologia in Italia passa attraverso tre grandi sfide: riduzione degli esami superflui, abbattimento dei tempi di attesa e innovazione tecnologica sostenibile. Con il supporto del Pnrr e l’adozione di nuove tecnologie, l’obiettivo è rendere il settore più efficiente e accessibile, garantendo esami diagnostici mirati e di alta qualità per tutti i cittadini.