L’influenza ha colpito milioni di italiani, favorendo un boom di polmoniti. Tra i più vulnerabili anziani e immunodepressi. La copertura vaccinale resta insufficiente
Negli ultimi mesi, il numero di ricoveri per polmonite ha raggiunto livelli allarmanti. Secondo le stime riportate da La Stampa, si registrano circa 150mila ospedalizzazioni e 9mila decessi. Anche il virologo Matteo Bassetti ha segnalato un aumento senza precedenti dei casi più gravi: «Così tanti pazienti con polmonite influenzale, giovani e anziani, non li avevo mai visti».
L’influenza come fattore scatenante
A contribuire all’aumento delle polmoniti è stata l’ondata influenzale che ha colpito circa 17 milioni di italiani. Quest’anno il virus ha avuto un impatto più forte, colpendo una popolazione con difese immunitarie più deboli. Il ceppo H3N2, poco circolato negli anni precedenti, ha favorito lo sviluppo di complicanze respiratorie, sia di origine virale che batterica.
Effetto invecchiamento e bassa copertura vaccinale
L’invecchiamento della popolazione gioca un ruolo chiave in questa emergenza sanitaria. Gli anziani ultraottantenni, in particolare se affetti da malattie croniche come diabete o patologie cardiovascolari, sono tra i più vulnerabili alle infezioni respiratorie. Tuttavia, a peggiorare la situazione è anche la scarsa adesione alle campagne vaccinali: la copertura antinfluenzale resta inferiore al 20%, lasciando esposti milioni di persone a rischio.
L’assistenza territoriale e il sovraccarico degli ospedali
Un altro elemento critico è la carenza di un’adeguata assistenza territoriale. Secondo gli esperti, molte polmoniti potrebbero essere trattate a casa, evitando ricoveri inutili. Tuttavia, la mancanza di un servizio di cure domiciliari efficiente costringe molti pazienti a rivolgersi direttamente agli ospedali, aumentando il carico sulle strutture sanitarie.
Come riconoscere i sintomi
La polmonite presenta sintomi inizialmente simili a quelli di un’influenza, ma può rapidamente peggiorare. I segnali più comuni includono:
- Febbre alta e brividi
- Tosse persistente (secca o con catarro)
- Difficoltà respiratoria e dolore toracico
- Affaticamento e debolezza
Nei bambini, la malattia può manifestarsi con difficoltà nell’alimentazione, mentre negli anziani con confusione mentale e sonnolenza. Una diagnosi precoce è essenziale per evitare complicazioni e ridurre il rischio di ospedalizzazione.
Il ruolo cruciale del vaccino
I vaccini antinfluenzale e antipneumococcico rappresentano un’arma fondamentale per prevenire molte forme di polmonite, ma vengono ancora poco utilizzati. Un aumento della copertura vaccinale potrebbe ridurre drasticamente il numero di ricoveri e decessi, alleggerendo la pressione sugli ospedali e proteggendo le fasce più vulnerabili della popolazione.