Il Mediterraneo? Creato da un “mega diluvio”: lo studio

Un evento catastrofico avvenuto cinque milioni di anni fa avrebbe riempito nuovamente il bacino del Mediterraneo, trasformandolo nell’ecosistema che conosciamo oggi

Un nuovo studio pubblicato su Communications Earth & Environment fornisce prove convincenti dell’esistenza di un “mega diluvio” che, circa 5,3 milioni di anni fa, avrebbe ripristinato il Mediterraneo dopo un lungo periodo di prosciugamento. Questo evento, noto come Zanclean Megaflood, avrebbe posto fine alla Crisi di Salinità Messiniana, un’epoca in cui il bacino mediterraneo si era trasformato in un’immensa distesa di sale a causa della separazione dall’Atlantico. “Il mega diluvio Zancleano è stato un fenomeno di portata impressionante, con velocità e volumi d’acqua mai registrati in altri eventi alluvionali della storia geologica della Terra”, ha spiegato il dottor Aaron Micallef, ricercatore presso il Monterey Bay Aquarium Research Institute e autore principale dello studio.

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Le tracce geologiche del “mega diluvio”

Un team internazionale di scienziati, tra cui esperti dell’Università di Southampton, ha individuato in Sicilia una serie di formazioni geologiche compatibili con l’erosione provocata da un flusso d’acqua turbolento. Studiando oltre 300 creste rocciose nella zona dello Stretto di Sicilia, i ricercatori hanno trovato depositi di detriti compatibili con un’erosione avvenuta in tempi rapidissimi. “Queste formazioni sono il segno evidente di un’intensa erosione idraulica, con flussi d’acqua che si muovevano prevalentemente verso nord-est“, ha dichiarato il professor Paul Carling, coautore dello studio e docente presso l’Università di Southampton.

Il canale sommerso e il modello del flusso

Analizzando dati geofisici e modelli numerici, i ricercatori hanno individuato una sorta di “autostrada” per l’acqua: un canale a forma di “W” scavato nel fondale marino a est della Sicilia. Questa struttura, collegata al Noto Canyon, avrebbe agito da condotto per le acque provenienti dall’Atlantico, accelerandone il flusso e amplificando l’effetto erosivo. Le simulazioni hanno mostrato che la velocità del flusso d’acqua poteva raggiungere 72 km/h, con un rilascio compreso tra 68 e 100 milioni di metri cubi al secondo, numeri che confermano la portata epocale dell’evento.

Un capitolo fondamentale nella storia della Terra

Secondo lo studio, il mega diluvio ha riportato il Mediterraneo al suo stato attuale in un intervallo di tempo stimato tra due e 16 anni, molto meno dei 10.000 anni precedentemente ipotizzati. “Questi risultati non solo chiariscono un momento cruciale della storia geologica della Terra, ma dimostrano anche come le formazioni terrestri possano preservare eventi risalenti a milioni di anni fa“, ha concluso Micallef. Gli scienziati sperano ora di approfondire ulteriormente la dinamica di questo evento con futuri studi lungo i margini mediterranei.

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