Arriva HelioSkin un nuovo sistema fotovoltaico bio-ispirato che promette di rivoluzionare il settore con pannelli adattabili e più efficienti
I pannelli solari tradizionali, rigidi e difficili da integrare in strutture complesse, potrebbero presto essere superati da una nuova tecnologia innovativa. Un team di ricerca della Cornell University ha sviluppato HelioSkin, un sistema fotovoltaico ispirato alla natura, in grado di adattarsi alle superfici e ottimizzare l’assorbimento della luce solare. L’idea nasce dalla collaborazione tra l’architetta Jenny Sabin, il fisico Itai Cohen e la biologa Adrienne Roeder, che hanno combinato principi di ingegneria, matematica e biologia per creare un materiale solare più efficiente e versatile.
“La sostenibilità non riguarda solo la funzionalità, ma anche la bellezza“, ha spiegato Sabin. “Vogliamo che le persone siano entusiaste di queste innovazioni, così da incoraggiarne la diffusione su larga scala“. Il progetto, finanziato dalla National Science Foundation, si basa sul concetto di heliotropismo, ovvero la capacità delle piante di orientarsi verso il sole per massimizzare l’assorbimento di energia.
Tecnologia bio-ispirata per un’energia più efficiente
I ricercatori hanno studiato il comportamento della Arabidopsis, una pianta nota per la sua capacità di piegarsi verso la luce grazie a una crescita cellulare differenziata. Questo principio è stato applicato a HelioSkin, combinando materiali flessibili con meccanismi ispirati alla tecnica dell’origami per migliorare la resistenza e l’adattabilità dei pannelli solari.
L’obiettivo è realizzare tessuti fotovoltaici leggeri, che possano essere utilizzati per coperture retrattili, stadi e grattacieli, ma anche per piccoli impianti residenziali. Il progetto prevede una sperimentazione triennale, partendo dalla realizzazione di pensiline solari da giardino per poi passare alla loro applicazione su larga scala.
Verso la commercializzazione di una tecnologia innovativa
Per portare HelioSkin sul mercato, il team sta collaborando con aziende come E Ink e Rainier Industries, che stanno sviluppando materiali fotovoltaici flessibili e interattivi. Un altro partner, SunFlex, sta lavorando all’ottimizzazione dell’assemblaggio dei pannelli, migliorando il cablaggio e la struttura.
“Abbiamo confrontato il nostro prodotto con le attuali tecnologie fotovoltaiche e siamo competitivi in termini di costi e capacità energetica“, ha spiegato Sabin. “Uno degli aspetti più interessanti è che molte aziende ci hanno contattato per usi che non avevamo nemmeno considerato, come il rivestimento di edifici commerciali con pannelli solari che possono anche fungere da display pubblicitari interattivi“.
Il team prevede di sviluppare un primo prototipo funzionante entro due anni, con l’obiettivo di avviare la commercializzazione nel terzo anno del progetto. La combinazione tra design innovativo e nuove tecnologie potrebbe rendere i pannelli solari più accessibili, efficienti e attraenti, spingendo sempre più persone a scegliere soluzioni sostenibili per la produzione di energia.