Coinvolti oltre 250 studenti di Maracalagonis e Burcei nel progetto ideato da Massimo Loddo: un gioco interattivo per riflettere su mafia, disabilità, razzismo e inclusione
Due comunità scolastiche unite da un obiettivo comune: educare le nuove generazioni ai valori dell’etica e della cittadinanza. A Maracalagonis e Burcei è arrivato “Gio.E.Le. – Il Gioco dell’Etica e della Legalità”, un progetto educativo pensato per coinvolgere attivamente i ragazzi attraverso il gioco. L’idea è del Vice Sovrintendente della Polizia Massimo Loddo, che ha trasformato un contenuto giuridico in un’esperienza formativa interattiva, dinamica e accessibile.
L’iniziativa ha coinvolto oltre 250 studenti della scuola secondaria di primo grado, guidandoli lungo un percorso a tappe dove si riflette, si discute e si gioca. Il tabellone – ispirato al gioco dell’oca – viene proiettato sulla LIM e arricchito con domande, video, immagini e riferimenti al mondo dello spettacolo, da Benigni a Zalone, fino a Jacopo Cullin, per stimolare riflessioni su tematiche complesse come mafia, disuguaglianze, disabilità, cyberbullismo e dipendenze.
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Un nuovo linguaggio per raccontare l’etica ai più giovani
Partito a Maracalagonis, il progetto è stato poi accolto con entusiasmo anche a Burcei, dimostrando come i concetti di etica e legalità possano essere veicolati anche attraverso strumenti moderni e coinvolgenti.
Loddo, autore di una monografia sul Codice Europeo di Etica per la Polizia, ha tratto ispirazione anche dai consigli di don Antonio Serra, sacerdote ed esperto di comunicazione, che lo ha incoraggiato a trasformare i contenuti giuridici in un linguaggio capace di raggiungere i giovani: quello del gioco.
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Aristotele, la felicità e la missione della Polizia
Nel suo intervento, Loddo ha scelto un tono diretto e vicino alla sensibilità dei ragazzi. Ha definito Aristotele “uno dei primi influencer della storia” e ha raccontato come la Polizia sia chiamata a garantire il diritto alla felicità dei cittadini. Ha inoltre ricordato figure emblematiche della legalità, come Emanuela Loi e Giovanni Palatucci, portando in classe esempi concreti di coraggio e dedizione al bene comune.
La scuola come motore di cittadinanza attiva
La dirigente scolastica Emanuela Lampis ha lodato l’iniziativa, evidenziando il valore dell’esperienza per la formazione civica degli studenti:
«“Gio.E.Le.” si conferma uno strumento efficace per promuovere una cultura della legalità fin dalla giovane età, facendo della scuola un vero ponte tra educazione e cittadinanza attiva. Educare alla legalità significa educare alla libertà, al rispetto e alla consapevolezza del proprio ruolo nella comunità. Siamo orgogliosi di offrire ai nostri studenti esperienze formative che lasciano il segno».
Un istituto scolastico sempre più attivo nel sociale
L’Istituto Comprensivo di Maracalagonis e Burcei si distingue da anni per il suo impegno su temi sociali e di legalità. Tra le esperienze più significative, spicca l’incontro al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui hanno preso parte la dirigente e alcuni studenti, confermando la vocazione dell’istituto a formare cittadini consapevoli e partecipi.