Farmaco per il cuore ferma metastasi

La digossina, usata per il cuore, dissolve cellule tumorali circolanti. Riduce il rischio di metastasi senza effetti collaterali

La digossina, farmaco già in uso per il trattamento di malattie cardiache, potrebbe rivoluzionare le strategie future per la cura del cancro. Un team internazionale, coordinato dal professor Nicola Aceto dell’Istituto di Scienze Molecolari della Salute presso l’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo (ETH Zurigo), h infatti scoperto che il farmaco può ridurre i cluster di cellule tumorali circolanti (CTC), responsabili delle metastasi. I ricercatori, che hanno condotto lo studio collaborando con centri come il Cancer Center Baselland e l’Ospedale Universitario di Zurigo, sono certi che la scoperta potrà presto essere usata in campo medico.

Il principio attivo, stando a quanto riportato sulle pagine di Nature, è stato testato su pazienti con tumore al seno metastatico, dimostrandosi particolarmente efficace. Le donne sottoposte alla cura hanno mostrato una significativa riduzione delle dimensioni dei cluster tumorali. Un risultato che potrebbe cambiare il modo in cui affrontiamo il cancro.

Come funziona la digossina contro le metastasi

La digossina ha un meccanismo d’azione semplice, ma a quanto pare potente. Agisce sulle pompe sodio-potassio (Na+/K+-ATPasi) delle cellule tumorali, impedendone il corretto funzionamento. Questo spinge le cellule a trattenere calcio, portandole a disgregarsi.

I cluster CTC, solitamente composti da 5-10 cellule, diventano incapaci di formare metastasi. Il professor Nicola Aceto, che ha guidato la ricerca, ha sottolineato: “Le metastasi del cancro dipendono dai cluster CTC. Più sono grandi, più hanno successo”.

Risultati dello studio clinico

Lo studio per il momento ha coinvolto 9 donne affette da cancro al seno metastatico. Ogni paziente è stata trattata con basse dosi di digossina, mantenendo livelli sierici compresi tra 0,7 e 1,4 ng/ml. I risultati sono stati incoraggianti: i cluster di cellule tumorali si sono ridotti in media di 2,2 cellule per singolo gruppo.

Questo dimezzamento delle dimensioni, evidenziano i ricercatori, riduce “drasticamente” il rischio di metastasi. Il trattamento, inoltre, non ha mostrato effetti collaterali significativi, rendendo la digossina una candidata ideale per studi clinici più ampi.

Potenziale applicazione in altri tumori

Gli scienziati stanno esplorando l’efficacia della digossina contro altri tumori aggressivi. Tra questi, il melanoma, il carcinoma prostatico e il cancro al colon-retto.

Prevenire la diffusione delle metastasi in questi tipi di tumore potrebbe migliorare significativamente le prospettive di trattamento. La combinazione con farmaci antitumorali tradizionali potrebbe potenziare ulteriormente i risultati.

Una terapia derivata dalla natura

La digossina è estratta da piante del genere Digitalis, come la Digitalis purpurea. Questo la rende una soluzione naturale con un meccanismo d’azione ben conosciuto.

Già utilizzata per insufficienza cardiaca e fibrillazione atriale, la digossina potrebbe presto diventare un’arma preziosa anche contro il cancro.

I prossimi passi

La digossina offre una nuova speranza nella lotta contro le metastasi. La sua capacità di dissolvere cluster di cellule tumorali circolanti potrebbe rivoluzionare l’oncologia.

Ulteriori studi clinici con un numero maggiore di pazienti valuteranno il suo potenziale contro diversi tipi di tumore. La ricerca è ancora in corso, ma i risultati preliminari sono molto incoraggianti.

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