CO₂ in atmosfera: l’allarme e la soluzione incredibile

La concentrazione di CO₂ supera drammaticamente le stime. In Cina, un doppio reattore la trasforma in proteine ad alto valore nutrizionale

Nel 2024 la concentrazione di anidride carbonica (CO₂) nell’atmosfera terrestre ha superato ogni previsione. Il dato registrato è di 3,58 parti per milione (ppm), il 26% in più rispetto ai 2,84 ppm stimati. Secondo il Met Office, “il tasso di crescita è il doppio di quello compatibile con 1,5 gradi”. Questa notizia mostra una tendenza in netto contrasto con le proiezioni dell’Accordo di Parigi, che puntava a rallentare la crescita di CO₂ a 1,8 ppm l’anno. Purtroppo, i vari modelli IPCC più ottimistici prevedevano un ulteriore calo e invece ci troviamo su valori molto più alti. Il 2024, quindi, si configura come un annus in cui il riscaldamento globale ha visto un’accelerazione notevole. A incidere, spiega il Met Office, sono state anche le grandi ondate di incendi, alimentati dal cambiamento climatico.

Infografica MET Office

Perché tanti incendi e cosa comportano

Nel corso del 2024, gli incendi globali hanno prodotto fra 1,6 e 2,2 miliardi di tonnellate di carbonio. Un numero allarmante, che supera di molto la media del decennio 2014-23. Le foreste tropicali e altre aree verdi hanno avuto difficoltà a fare da pozzo di assorbimento, visto che la CO₂ rilasciata ha superato quella immagazzinata. Per il Met Office, “questo aumento della concentrazione di CO₂ in atmosfera è ‘incompatibile’ con le traiettorie che permettono di mantenere la temperatura globale sotto la soglia di 1,5 gradi”. Si spera che, nel 2025, un passaggio da El Niño a La Niña possa rafforzare almeno in parte i pozzi di carbonio naturali. Ma gli scienziati avvertono che la tendenza di fondo, se non corretta, renderà difficile contenere il riscaldamento globale. Anzi, potremmo vedere ancora più incendi e fenomeni meteo estremi.

Il doppio reattore che trasforma la CO₂ in cibo

Nel mezzo di queste notizie negative, un gruppo di ingegneri chimici, industriali e biotecnologici in Cina ha sperimentato una soluzione davvero innovativa. Hanno messo a punto un sistema a doppio reattore capace di trasformare l’anidride carbonica in proteine consumabili. Avete capito bene: gli scienziati sono riusciti a produrre cibo da un gas considerato “dannoso”. Prima fase: attraverso l’elettrosintesi microbica, la CO₂ viene convertita in acetato. Poi, in un secondo reattore, batteri aerobici utilizzano l’acetato e lo trasformano in proteine unicellulari ad alto contenuto nutrizionale. L’efficienza è notevole: 17,4 grammi per litro di peso secco, con una concentrazione proteica che raggiunge il 74%. “Questo sistema è altamente nutriente e potrebbe avere un impatto significativo sul futuro della sicurezza alimentare globale”, spiegano gli autori, che sottolineano come la produzione richieda poche regolazioni del pH e generi pochi rifiuti.

Vantaggi ambientali e prospettive future

L’idea di recuperare CO₂ dall’atmosfera e di convertirla in cibo serve a ridurre la quantità di questo gas serra e a sfamare una popolazione in costante aumento. Se applicata su larga scala, la tecnologia del doppio reattore potrebbe abbassare i costi e l’impatto ambientale rispetto alle fonti di proteine tradizionali. Funzionerebbe anche come alternativa per alimentazione animale, aumentando la flessibilità di questi composti proteici. Molti dettagli restano da definire, come la resa finale a livello industriale e gli investimenti necessari. Tuttavia, la ricerca – pubblicata su Environmental Science and Ecotechnology – mostra una strada interessante per unire la lotta ai cambiamenti climatici con la sicurezza alimentare. È una speranza per un futuro in cui CO₂ e proteine diventino parte dello stesso processo circolare e sostenibile.

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