Il cicloturismo? Traina il turismo sostenibile italiano

Nel 2024 registrato un vero e proprio boom: +54% di presenze e 9,8 miliardi di impatto. Il rapporto Isnart-Unioncamere con Legambiente

Nel 2024, il cicloturismo in Italia ha segnato una crescita senza precedenti: 89 milioni di presenze, +54% rispetto al 2023, e un impatto economico stimato in 9,8 miliardi di euro. Questi numeri emergono dal nuovo rapporto “Viaggiare con la bici 2025”, pubblicato da Isnart-Unioncamere per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio, in collaborazione con Legambiente. L’analisi è stata rilanciata sulle pagine di GreenReport.it in occasione della Fiera del Cicloturismo di Bologna, che ha ospitato anche il Forum del Cicloturismo, registrando una partecipazione ampia e trasversale di pubblico e operatori del settore.

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Chi sono i cicloturisti e perché scelgono l’Italia

Secondo il report, i cicloturisti rappresentano oltre il 10% dei viaggiatori italiani, con una forte prevalenza di millennial tra i 30 e i 44 anni (47,7%) e generazione X (35,4%). Questo segmento mostra una spiccata capacità di spesa, con oltre la metà che dichiara condizioni economiche medio-alte.

Le motivazioni principali alla base della scelta di una destinazione includono la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale (44,6%), la pratica sportiva (33,1%), la facilità di accesso (33,1%) e il bisogno di relax (30,7%). Anche la qualità dei servizi locali incide sulla decisione.

Spesa in aumento per i turisti stranieri

La spesa media giornaliera dei cicloturisti (esclusi viaggio e pernottamento) si mantiene stabile rispetto all’anno precedente. Tuttavia, cresce sensibilmente quella dei visitatori stranieri, passata da 104 a 132 euro al giorno nel 2024.

Tra gli elementi più apprezzati, la qualità dell’enogastronomia e la cordialità della popolazione locale, entrambe valutate con un punteggio di 8 su 10. Restano invece margini di miglioramento per il trasporto locale (7/10) e l’offerta culturale integrata per i cicloturisti (7,6/10).

Il ruolo decisivo del digitale e delle ciclovie italiane

Il 63,1% dei cicloturisti organizza la propria vacanza tramite internet, scegliendo in base a: informazioni online (79,9%), offerte del web (39,3%), consigli social (34,6%) e blog specializzati (18,9%).

Il rapporto ha analizzato diverse ciclovie italiane, tra cui:

  • Ciclovia dei Parchi in Calabria
  • Ciclovia dell’Acqua in Campania
  • Ciclovia del Naviglio della Martesana in Lombardia
  • Ciclovia Garda-Venezia in Veneto
  • Ciclovia Assisi-Spoleto-Norcia in Umbria
    Ognuna contribuisce a costruire un’offerta diversificata e accessibile, che unisce natura, sport, cultura e scoperta del territorio.

Un futuro sempre più sostenibile su due ruote

Il boom del cicloturismo riflette una tendenza globale verso forme di viaggio più consapevoli, lente e rispettose dell’ambiente. Le prospettive per il settore sono ottimistiche, anche grazie all’investimento crescente nelle infrastrutture e all’interesse di un pubblico giovane e attento alla sostenibilità. Le istituzioni, attraverso rapporti come quello di Isnart e Legambiente, stanno contribuendo a rendere l’Italia una delle destinazioni europee più attrattive per chi ama viaggiare in bici.

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