Indice
- 1 Il borgo, celebre anche per aver dato i natali a Pippo Baudo, si è imposto su una folta schiera di concorrenti provenienti da tutta Italia
- 2 I borghi in gara e come è avvenuta l’elezione del vincitore
- 3 I tesori da scoprire a Militello in Val di Catania
- 4 Tradizione, fichi d’india e dolci conventuali
Il borgo, celebre anche per aver dato i natali a Pippo Baudo, si è imposto su una folta schiera di concorrenti provenienti da tutta Italia
È Militello in Val di Catania, in Sicilia, il vincitore del concorso Borgo dei Borghi 2025, proclamato durante la finalissima su Rai 3 da Camilla Raznovich. Il borgo, celebre anche per aver dato i natali a Pippo Baudo, si è imposto su una folta schiera di concorrenti provenienti da tutta Italia. L’evento, giunto oltre il decennio di edizioni, celebra ogni anno le eccellenze artistiche, storiche ed enogastronomiche dei piccoli centri italiani, rendendo ancora una volta omaggio alla straordinaria varietà del nostro territorio.
I borghi in gara e come è avvenuta l’elezione del vincitore
Dal 23 marzo al 6 aprile, i telespettatori hanno potuto votare il loro borgo preferito tramite la piattaforma RaiPlay, sommando così i loro voti a quelli della giuria di esperti. Ogni borgo è stato raccontato attraverso schede e video dedicati che ne illustravano le peculiarità artistiche, naturali e culturali.
Tra i concorrenti figuravano località come Aieta (Calabria), Agliè (Piemonte), Maiori (Campania), Buggerru (Sardegna) e molti altri, con una competizione serrata che ha visto al secondo posto Agliè e al terzo Vignanello (Lazio), confermando la difficoltà della scelta finale.
I tesori da scoprire a Militello in Val di Catania
Oltre ad essere il luogo natale di Pippo Baudo, Militello è uno dei centri tardo barocchi riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Ricostruita dopo il devastante terremoto del 1693, la cittadina conserva un percorso monumentale straordinario, che comprende la Chiesa di San Nicola e l’adiacente Museo di San Nicola, ricco di oggetti sacri di varie epoche.
Il centro storico vanta oltre venti edifici sacri e nobiliari, come l’ex Abbazia di San Benedetto e la Chiesa Santa Maria la Vetere risalente all’anno 1090.
Tradizione, fichi d’india e dolci conventuali
Militello custodisce anche le rovine del Castello Barresi, di cui resta la torre e il cortile con una suggestiva fontana. Le stradine e le viuzze del borgo si aprono su scorci rurali dominati dalle coltivazioni di fichi d’india, prodotto simbolo del territorio.
Tra le specialità locali spicca la mostarda di fichi d’india, usata in pasticceria, e le celebri Cassatelline, deliziosi cestini di pasta frolla ripieni di frutta secca, cioccolato e liquore, nate nei conventi del borgo.