Allarme rientrato, l’asteroide 2024 YR4 non colpirà la Terra

Le probabilità di impatto sono crollate: il rischio è passato da un 3,2% iniziale a un trascurabile 0,0039%. Ma la scoperta di nuovi asteroidi potenzialmente pericolosi è solo all’inizio

Nei giorni scorsi, la notizia di un possibile impatto dell’asteroide 2024 YR4 con la Terra nel 2032 aveva suscitato una certa preoccupazione. Le prime stime suggerivano una probabilità del 3,2% che il corpo celeste colpisse il nostro pianeta tra otto anni, un valore non trascurabile nel monitoraggio degli oggetti spaziali. Tuttavia, le successive osservazioni da parte della NASA e di altri istituti astronomici hanno permesso di affinare i calcoli dell’orbita dell’asteroide. L’ultimo aggiornamento conferma che il rischio di collisione è ora ridotto a 1 su 26.000, ovvero 0,0039%, rendendolo praticamente nullo.

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La tecnologia che ci protegge dagli asteroidi

Come spiegano gli esperti, l’iniziale margine di incertezza nei calcoli è un elemento normale quando si scopre un nuovo asteroide. Grazie all’uso di potenti telescopi terrestri, gli astronomi sono riusciti a raccogliere più dati sulla traiettoria del 2024 YR4, escludendo così ogni possibilità concreta di impatto.

Strumenti chiave nella sorveglianza spaziale:

  • Osservatorio Vera C. Rubin (Cile): progettato per individuare asteroidi vicini alla Terra.
  • NEO Surveyor (lancio previsto nel 2026): missione della NASA per monitorare i corpi celesti potenzialmente pericolosi.
  • Telescopio spaziale Nancy Grace Roman (2027): anche se non specializzato nella ricerca di asteroidi, potrebbe individuarne molti.

Secondo gli esperti, questi strumenti porteranno alla scoperta di decine o centinaia di asteroidi simili al 2024 YR4 nei prossimi anni.

Asteroidi vicini alla Terra: una minaccia reale?

Gli scienziati concordano sul fatto che oggetti delle dimensioni del 2024 YR4 non siano rari nel Sistema Solare interno. Si stima che questo asteroide abbia un diametro compreso tra 40 e 100 metri, una grandezza sufficiente a causare danni regionali significativi in caso di impatto.

L’esperto Richard Binzel, professore al MIT, ha dichiarato: Un oggetto delle dimensioni di YR4 attraversa la zona tra la Terra e la Luna più volte all’anno. Questa scoperta è solo l’inizio di una nuova era in cui gli astronomi avranno la capacità di vedere questi oggetti prima che si avvicinino al nostro pianeta”.

Pur non rappresentando una minaccia imminente, la scoperta di nuovi asteroidi ci permette di migliorare il monitoraggio e la previsione delle loro traiettorie, aumentando la nostra sicurezza nel lungo termine.

La Scala di Torino: misurare il rischio degli asteroidi

Per classificare la pericolosità di un asteroide, gli astronomi utilizzano la Scala di Torino, ideata proprio da Richard Binzel circa 30 anni fa. Questa scala valuta sia la probabilità di impatto che l’energia cinetica dell’oggetto.

Livelli della Scala di Torino:

  • 0 = Nessun rischio
  • 10 = Impatto catastrofico

L’asteroide più preoccupante mai registrato è stato 99942 Apophis, che nel 2004 aveva raggiunto il livello 4, suggerendo un possibile impatto nel 2036. Tuttavia, le analisi successive hanno escluso ogni pericolo.

Il 2024 YR4, invece, aveva raggiunto il livello 3 prima che le nuove osservazioni lo declassassero a livello 0, eliminando ogni timore.

Conoscere gli asteroidi ci rende più sicuri

Gli esperti sottolineano che il messaggio chiave da trarre da questa vicenda è che il Sistema Solare è pieno di piccoli asteroidi in continuo movimento. Ma invece di generare ansia, questa consapevolezza dovrebbe darci maggiore sicurezza. “Non dobbiamo preoccuparci, ma essere consapevoli – spiega Binzel -. Ogni nuova scoperta ci aiuta a monitorare meglio questi oggetti e a garantire che nessun asteroide significativo ci colga di sorpresa”.

Inoltre, nel caso in cui un asteroide rappresenti una minaccia reale, il tempo di preavviso diventa fondamentale per attivare missioni di deviazione come quelle sperimentate dalla NASA con il programma DART.

Ma il monitoraggio spaziale resta la migliore difesa

Sebbene 2024 YR4 non sia più una minaccia, la sua scoperta dimostra quanto sia importante il monitoraggio degli asteroidi vicini alla Terra. Con l’avanzare delle tecnologie di rilevamento, gli astronomi si aspettano di individuare un numero sempre maggiore di questi corpi celesti, riducendo al minimo il rischio di eventi imprevisti.

L’obiettivo finale è quello di sviluppare una rete di previsione e prevenzione efficace, che possa permetterci di intervenire tempestivamente nel caso di una minaccia reale.

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