Arquà Petrarca, il borgo del poeta tra storia e natura

Un gioiello tra i Colli Euganei: storia, cultura e panorami mozzafiato nel borgo che conquistò Francesco Petrarca

Situato tra le dolci colline dei Colli Euganei, Arquà Petrarca è uno dei borghi più affascinanti d’Italia. Il suo nome deriva dal latino Arquatum, che poi divenne Arquade e infine Arquà. Nel 1868, per rendere omaggio al celebre poeta che qui trascorse gli ultimi anni della sua vita, fu aggiunto Petrarca. Passeggiando tra le sue vie lastricate e le case in pietra, si respira un’atmosfera d’altri tempi, dove natura e cultura si intrecciano in un equilibrio perfetto.

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Le origini di Arquà Petrarca

Le prime tracce della presenza umana risalgono a oltre 3.000 anni fa, quando i Veneti antichi si insediarono nella zona, sviluppando la civiltà atestina. In epoca romana, il territorio fu annesso alla Decima Regione d’Italia e divenne parte del dominio di Roma. Nei secoli successivi, il borgo crebbe attorno a un castello carolingio, citato per la prima volta in documenti del 985 e donato dall’imperatore Ottone I alla figlia Ada.

Dal Medioevo alla Serenissima

Nel XIII secolo, Arquà passò sotto il controllo della Repubblica di Padova e divenne sede podestarile. Successivamente, con i Carraresi, fu elevata a sede vicariale. Nel 1405, il borgo entrò a far parte dei domini della Serenissima Repubblica di Venezia, restando sotto il suo controllo fino al 1797, anno della caduta di Venezia. Nel 1866, con l’annessione del Veneto all’Italia unita, Arquà divenne ufficialmente parte del nuovo regno.

Il borgo che incantò Petrarca

Arquà Petrarca è noto per essere stato l’ultimo rifugio del poeta Francesco Petrarca, che qui si stabilì nel 1370 fino alla sua morte nel 1374. La sua casa, circondata da orti e immersa nel verde, fu donata da Francesco il Vecchio da Carrara e oggi ospita un museo dedicato al poeta, con il celebre studiolo in cui trascorse gli ultimi anni. Il borgo, con i suoi paesaggi che ricordano Arezzo e la Provenza, conquistò il cuore di Petrarca, ispirando alcuni dei suoi ultimi scritti.

Tra vicoli, palazzi e chiese storiche

Passeggiando tra le stradine di Arquà, si incontrano edifici dal grande valore storico. La Chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al 1026, ospita affreschi di scuola veneto-bizantina e un polittico trecentesco. Nel sagrato si trova la tomba del Petrarca, un’arca in marmo rosso di Verona eretta sei anni dopo la sua morte. Poco distante, il Palazzo Contarini, costruito nel XV secolo in stile gotico veneziano, domina Piazza Petrarca.

Luoghi da non perdere

Salendo lungo le rampe che collegano la parte bassa a quella alta del borgo, si arriva all’Oratorio della Santissima Trinità, che conserva opere di Palma il Giovane e un polittico di Jacobello di Bonomo. Accanto si trova la Loggia dei Vicari, un tempo decorata con gli stemmi nobiliari dei governatori veneziani. Proseguendo lungo Via Roma, si incontrano case romaniche e gotiche, oltre a un’antica dimora del Trecento, che ospitava un piccolo ospedale per mendicanti.

Arquà e la sua anima rurale

Il borgo mantiene un forte legame con la tradizione agricola. Camminando tra le viuzze acciottolate, si possono ancora vedere gli antichi lavatoi e abbeveratoi e, poco oltre, la Fontana del Petrarca, dove il poeta era solito attingere acqua. Il paesaggio circostante, con i suoi vigneti e uliveti, regala scorci che sembrano dipinti, cambiando colore con le stagioni.

Escursioni tra i Colli Euganei

Arquà si trova all’interno del Parco regionale dei Colli Euganei, un’area naturale ricca di sentieri e percorsi ciclabili. Tra boschi di latifoglie e campi coltivati, è possibile raggiungere punti panoramici mozzafiato o immergersi nella tranquillità delle oasi verdi. Il borgo è gemellato con Fontaine-de-Vaucluse, in Francia, dove il Petrarca visse durante la sua giovinezza.

Feste e tradizioni locali

La cultura e le tradizioni di Arquà rivivono nelle sue numerose manifestazioni. Ogni anno si celebra la Festa delle Giuggiole (prima e seconda domenica di ottobre), dedicata al frutto simbolo del borgo. Altri eventi imperdibili includono la Festa dell’Olio Novello a novembre, i Concerti in Villa durante l’estate e il mercatino dell’antiquariato “Per le Vie del Borgo”, che si tiene ogni seconda domenica del mese da aprile a novembre.

Gastronomia: i sapori di Arquà

La cucina locale offre piatti autentici della tradizione veneta. Tra i più celebri ci sono i bigoli al ragù, spaghettoni fatti a mano e conditi con un ricco sugo di carne e funghi porcini. Ma il vero protagonista è la giuggiola, utilizzata per preparare liquori e marmellate. Non a caso, Arquà è il posto giusto per “andare in brodo di giuggiole”, sia per la bellezza del borgo che per i suoi sapori unici.

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