Antibiotico sperimentale efficace contro la tubercolosi resistente

Si chiama BTZ-043 e ha dimostrato di raggiungere e colpire anche i batteri nascosti nei tessuti necrotici del polmone

Ogni anno, circa 10 milioni di persone contraggono la tubercolosi (TB) e circa 1,5 milioni muoiono a causa della malattia, causata dal batterio Mycobacterium tuberculosis (Mtb). La terapia tradizionale richiede diversi mesi di trattamento antibiotico, ma la diffusione di ceppi resistenti ai farmaci ha reso urgente lo sviluppo di nuove soluzioni terapeutiche. Un team di ricercatori del Centro tedesco per la ricerca sulle infezioni (DZIF), insieme all’Istituto di malattie infettive e medicina tropicale dell’Ospedale universitario LMU di Monaco e al Leibniz-HKI, ha annunciato di aver sviluppato una nuova arma contro la tubercolosi resistente. Si chiama BTZ-043 e si tratta di un rivoluzionario antibiotico che ha mostrato un’elevata attività battericida negli studi clinici.

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BTZ-043 può penetrare nei tessuti difficili da trattare

Uno degli ostacoli principali nel trattamento della tubercolosi è la capacità del batterio di nascondersi nei granulomi polmonari, strutture nodulari formate dal sistema immunitario per isolare il patogeno. Al loro interno, si crea un nucleo necrotico, dove i batteri possono sopravvivere perché poco raggiunti dai farmaci convenzionali. Secondo uno studio pubblicato su Nature Communications, il team del DZIF ha scoperto che BTZ-043 è in grado di attraversare queste barriere e accumularsi in concentrazioni elevate nei granulomi, riducendo in modo significativo il carico batterico. “Il nostro studio rappresenta un passo fondamentale nello sviluppo di nuovi antibiotici contro la tubercolosi”, afferma il professor Andreas Römpp dell’Università di Bayreuth, primo autore della ricerca.

Un approccio innovativo per combattere la malattia

Utilizzando un modello murino avanzato, i ricercatori hanno dimostrato che BTZ-043 raggiunge concentrazioni superiori alla soglia necessaria per eliminare Mtb. Attraverso tecniche di spettrometria di massa ad alta risoluzione (MALDI), è stato possibile visualizzare come il farmaco penetri in profondità nelle lesioni polmonari. “L’abilità di BTZ-043 di raggiungere queste aree difficili da trattare suggerisce un forte effetto battericida, che potrebbe rendere la terapia della tubercolosi più efficace”, dichiara l dottor Kerstin Walter, ricercatore del Leibniz Lung Center.

Prospettive per il futuro della terapia antitubercolare

Questi risultati offrono nuove speranze per i milioni di persone colpite dalla tubercolosi in tutto il mondo. Secondo Dr. Julia Dreisbach, responsabile scientifico del programma BTZ-043 presso il Tropical Institute di Monaco, “Queste scoperte potrebbero rivoluzionare il trattamento della tubercolosi, migliorando i risultati clinici per i pazienti con lesioni difficili da raggiungere”. La ricerca su BTZ-043 continua e potrebbe aprire la strada a nuove strategie terapeutiche per combattere una delle malattie infettive più letali a livello globale.

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