Caldo estremo, in Europa possibili 2.3 milioni di morti entro il 2100

Secondo uno studio il bacino del Mediterraneo sarà una delle aree più colpite

Entro la fine del secolo, il caldo estremo potrebbe uccidere fino a 2,3 milioni di persone in Europa, secondo uno studio della London School of Hygiene and Tropical Medicine pubblicato su Nature Medicine. Il team ha analizzato dati climatici e tassi di mortalità in 854 città, evidenziando che le morti causate dal freddo diminuiranno gradualmente, ma quelle legate al caldo aumenteranno drasticamente.

Il Mediterraneo: un “climate hotspot”

Le regioni del Mediterraneo, tra cui Italia, Grecia e Spagna meridionale, subiranno gli effetti peggiori. “Il Mediterraneo è un cosiddetto climate hotspot,” ha dichiarato Pierre Masselot, autore principale dello studio. Malta, ad esempio, potrebbe vedere un aumento di 269 morti ogni 100.000 abitanti entro il 2100. Le città densamente popolate, come Barcellona, potrebbero registrare fino a 250.000 decessi correlati al caldo, mentre Roma e Napoli potrebbero avvicinarsi ai 150.000.

Le disuguaglianze climatiche in Europa

Mentre i Paesi del Mediterraneo soffriranno di più, il Nord Europa vedrà un calo delle morti legate al freddo, specialmente in Scandinavia e Regno Unito. Tuttavia, questa riduzione non compenserà l’aumento delle vittime al sud. “La popolazione settentrionale è meno numerosa rispetto a quella delle regioni mediterranee, dove il caldo colpisce più duramente,” ha spiegato Masselot.

L’importanza dell’adattamento e della riduzione delle emissioni

Anche negli scenari più ottimistici, che prevedono una drastica riduzione delle emissioni e misure di adattamento come aria condizionata e spazi verdi, le morti legate al caldo supereranno quelle causate dal freddo. “L’Europa deve investire massicciamente in adattamento,” ha affermato Masselot. Attualmente, molte case non sono dotate di sistemi di raffreddamento adeguati, aumentando il rischio per le persone più vulnerabili.

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