Olio di semi vs olio EVO: quale scegliere e perché

Scopri le differenze tra olio di semi e olio extra vergine d’oliva: benefici, rischi e impatto ambientale per una scelta consapevole in cucina

Gli oli vegetali sono una parte essenziale dell’alimentazione quotidiana, ma non tutti hanno le stesse caratteristiche. Gli oli di semi, come quelli di girasole, mais e soia, vengono ottenuti attraverso processi industriali, mentre l’olio extra vergine d’oliva (EVO) è estratto meccanicamente e conserva maggiori proprietà benefiche. Quali sono i pro e i contro di questi due tipi di olio? Ecco un confronto dettagliato.

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Metodi di produzione: naturale vs industriale

L’olio EVO si ottiene esclusivamente per spremitura meccanica delle olive, senza l’uso di sostanze chimiche. Questo metodo conserva gli antiossidanti naturali, i polifenoli e la vitamina E, fondamentali per la salute.

Gli oli di semi, invece, vengono estratti principalmente con solventi chimici, come l’esano, per separare il grasso dai semi. Dopo l’estrazione, l’olio subisce un processo di raffinazione con alte temperature e trattamenti chimici per migliorarne la stabilità e il sapore. Tuttavia, questo processo rimuove molte sostanze nutritive presenti nell’olio grezzo.

PRO EVO: Metodo naturale, mantiene antiossidanti.
CONTRO SEMI: Processi industriali, perdita di nutrienti.

Tossicità e sicurezza alimentare

Un dubbio comune sugli oli di semi riguarda la presenza di residui di solventi come l’esano. Tuttavia, la normativa impone limiti rigorosi, e le tracce presenti sono considerate sicure.

Un problema più rilevante è che la raffinazione ad alte temperature può generare grassi trans e contaminanti (come il 3-MCPD e i glicidil-esteri), potenzialmente dannosi per la salute se consumati in grandi quantità.

L’olio EVO, invece, non subisce raffinazione e non contiene queste sostanze. Inoltre, è naturalmente più resistente all’ossidazione, quindi meno soggetto a deterioramento.

PRO EVO: Puro, senza solventi né residui chimici.
CONTRO SEMI: Possibili contaminanti da raffinazione.

Quali grassi contengono?

La composizione degli acidi grassi influenza il valore nutrizionale degli oli. L’olio EVO è ricco di grassi monoinsaturi, in particolare acido oleico (omega-9), che favorisce la salute cardiovascolare e aiuta a controllare il colesterolo.

Gli oli di semi contengono più grassi polinsaturi, principalmente omega-6, necessari per l’organismo ma in eccesso possono favorire uno squilibrio infiammatorio se non bilanciati con gli omega-3. Alcuni oli, come quello di soia, contengono anche una piccola quantità di omega-3.

PRO EVO: Alto contenuto di grassi monoinsaturi benefici.
CONTRO SEMI: Eccesso di omega-6, da bilanciare con omega-3.

Benefici per il cuore e metabolismo

Numerosi studi scientifici dimostrano che il consumo regolare di olio EVO aiuta a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2. Questo effetto è dovuto non solo ai grassi monoinsaturi, ma anche ai polifenoli che proteggono le arterie e migliorano la salute metabolica.

Gli oli di semi possono anch’essi ridurre il colesterolo LDL se usati in sostituzione dei grassi saturi (burro, strutto), ma non offrono i benefici aggiuntivi dei polifenoli presenti nell’olio EVO.

PRO EVO: Benefici cardiovascolari dimostrati.
CONTRO SEMI: Mancanza di antiossidanti protettivi.

Olio EVO e dieta mediterranea

L’olio extra vergine d’oliva è il pilastro della Dieta Mediterranea, uno dei modelli alimentari più sani al mondo. Si consuma crudo o per cucinare, mantenendo le sue proprietà nutrizionali.

Gli oli di semi, invece, non facevano parte della Dieta Mediterranea tradizionale, ma sono entrati nell’uso comune per fritture e prodotti industriali. Sebbene abbiano meno calorie dell’olio EVO, non apportano gli stessi benefici salutari.

PRO EVO: Integrato in una dieta sana e bilanciata.
CONTRO SEMI: Meno adatti a una dieta salutare a lungo termine.

Impatto ambientale: quale olio è più sostenibile?

L’olio EVO proviene da uliveti coltivati da secoli, spesso senza uso intensivo di fertilizzanti e pesticidi. Tuttavia, le produzioni intensive possono richiedere elevate quantità di acqua, specialmente nei paesi con scarsità idrica.

Gli oli di semi derivano da colture annuali che richiedono ampie superfici di terreno, fertilizzanti e pesticidi. Alcuni, come l’olio di palma o di soia, sono legati alla deforestazione e perdita di biodiversità.

PRO EVO: Produzione sostenibile se fatta con metodi tradizionali.
CONTRO SEMI: Maggiore impatto ambientale, rischio di deforestazione.

Chi vince la sfida? Ecco quale olio scegliere

  • Se cerchi un olio più sano, naturale e benefico per il cuore, l’olio EVO è la scelta migliore. Perfetto per condire a crudo e cucinare a basse temperature.
  • Se vuoi un olio economico e versatile, gli oli di semi possono essere un’opzione, soprattutto per la frittura. Tuttavia, è meglio preferire oli con un buon equilibrio tra omega-6 e omega-3.
  • Dal punto di vista ambientale, l’olio EVO è generalmente più sostenibile, se prodotto in modo responsabile.

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