Quando trovano cibo le tartarughe marine ballano di gioia

I piccoli di caretta caretta reagiscono con movimenti insoliti e divertenti quando riconoscono i loro luoghi di alimentazione

Le tartarughe marine continuano a stupire con il loro comportamento. Un recente studio ha rivelato che i piccoli di caretta caretta eseguono una sorta di “danza” quando si trovano nei loro abituali luoghi di alimentazione. Questo comportamento, descritto dai ricercatori come una sequenza di movimenti entusiasti, include rotazioni su sé stesse, sollevamento della testa fuori dall’acqua, apertura della bocca e movimenti delle pinne anteriori che ricordano il classico stile del doggy paddle. Alcuni esemplari, addirittura, sono stati visti girare su sé stessi sul posto.

Gli studiosi hanno osservato una chiara differenza tra i movimenti delle tartarughe nelle zone di alimentazione e quelli eseguiti in ambienti privi di cibo. Ma questa danza non è solo una semplice manifestazione di eccitazione: dietro questo comportamento si cela un complesso meccanismo di navigazione basato sulla capacità di percepire il campo magnetico terrestre.

Come le tartarughe riconoscono i loro luoghi di alimentazione

Le tartarughe marine sono note per la loro straordinaria capacità di percorrere lunghe distanze e ritrovare sempre gli stessi punti di alimentazione nel corso della loro vita. Tuttavia, il meccanismo preciso con cui identificano questi luoghi è rimasto a lungo un mistero.

Lo studio ha dimostrato che questi animali sono in grado di rilevare i campi magnetici terrestri e associarli alle loro aree di alimentazione. Per testare questa ipotesi, i ricercatori hanno ricreato in laboratorio due differenti firme magnetiche:

  • Una simile a quella del Golfo del Messico
  • Un’altra corrispondente a una zona vicino al New Hampshire, negli Stati Uniti

Metà delle tartarughe è stata nutrita solo nella vasca sperimentale che simulava il campo magnetico del Golfo del Messico, mentre l’altra metà ha ricevuto cibo esclusivamente nella vasca con il campo magnetico del New Hampshire. Successivamente, gli animali sono stati esposti all’altro campo magnetico senza ricevere cibo e i ricercatori hanno notato una netta differenza nei comportamenti.

Quando si trovavano nel campo magnetico associato alla loro area di alimentazione abituale, le tartarughe mostravano chiari segnali di riconoscimento, eseguendo la loro caratteristica danza. Invece, in presenza di un campo magnetico sconosciuto, i movimenti erano molto meno frequenti.

“La nostra ricerca ha evidenziato che le tartarughe possono percepire sia l’intensità del campo magnetico che l’angolo di inclinazione delle linee magnetiche rispetto alla superficie terrestre“, ha spiegato Kayla Goforth, autrice principale dello studio e ricercatrice presso il Dipartimento di Biologia della Texas A&M University. “Queste due componenti variano prevedibilmente in tutto il pianeta, permettendo alle tartarughe di orientarsi come se stessero leggendo una mappa”.

Memoria magnetica: una capacità sorprendente

Uno degli aspetti più affascinanti emersi dallo studio riguarda la memoria a lungo termine delle tartarughe. Anche a distanza di quattro mesi dagli esperimenti, questi animali hanno continuato a riconoscere il loro campo magnetico di riferimento, dimostrando un’elevata capacità di memorizzazione.

Questo comportamento è stato confermato anche in natura: le femmine adulte di caretta caretta ritornano ai loro siti di foraggiamento dopo lunghi viaggi per la riproduzione. Allo stesso modo, i piccoli migrano stagionalmente verso le aree costiere più ricche di cibo, seguendo correnti oceaniche facili da percorrere.

Un meccanismo di navigazione ancora da scoprire

Precedenti studi avevano già dimostrato che le tartarughe marine utilizzano una sorta di bussola magnetica per orientarsi, ma il funzionamento esatto di questo meccanismo resta ancora poco chiaro. Il nuovo studio suggerisce che esistano due diversi sistemi di navigazione:

  • Bussola magnetica → aiuta le tartarughe a seguire una direzione specifica
  • Mappa magnetica → consente loro di riconoscere un luogo già visitato in base alle caratteristiche del campo magnetico

Secondo alcuni esperimenti, la bussola magnetica sembrerebbe basarsi su un meccanismo di magnetorecezione chimica, mentre la mappa magnetica utilizzerebbe un altro sistema ancora da scoprire.

Il team di ricerca intende approfondire queste differenze. “Vorremmo studiare nel dettaglio come funziona questa mappa magnetica e capire quanto piccole devono essere le variazioni del campo magnetico affinché le tartarughe possano percepirle”, ha affermato Goforth.

Implicazioni per la conservazione delle tartarughe marine

Questa scoperta non solo offre nuove prospettive sul comportamento di questi affascinanti animali, ma potrebbe anche avere importanti implicazioni per la loro conservazione.

Le tartarughe marine sono fortemente minacciate da cambiamenti climatici, inquinamento e distruzione degli habitat naturali. Conoscere meglio i loro meccanismi di orientamento potrebbe aiutare a proteggere le loro rotte migratorie e a garantire la sopravvivenza delle nuove generazioni.

Correlati