In un alimento comune il segreto per proteggersi dall’influenza

Uno studio rivela come questo polisaccaride possa ridurre i danni polmonari e migliorare la risposta immunitaria

Un componente naturale presente nei funghi potrebbe offrire una nuova difesa contro i danni polmonari causati dall’influenza. Un team di ricercatori della McGill University, guidato dal professor Maziar Divangahi, ha scoperto che il beta-glucano, somministrato prima dell’esposizione al virus, può ridurre l’infiammazione polmonare, migliorare la funzionalità respiratoria e aumentare i tassi di sopravvivenza.

I risultati dello studio, pubblicati su Nature Immunology, suggeriscono che questa sostanza potrebbe rappresentare un’alternativa terapeutica per contrastare l’influenza e altre infezioni respiratorie.

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Beta-glucano: cos’è e dove si trova

Il beta-glucano è un polisaccaride presente nelle pareti cellulari dei funghi, compresi lieviti e miceti, ma anche in cereali come avena e orzo. La sua particolare struttura gli conferisce proprietà immunomodulanti, in grado di rafforzare le difese dell’organismo contro le infezioni.

Mentre la maggior parte delle terapie antivirali si concentra sull’inibire la replicazione del virus, questo studio si è focalizzato sulla tolleranza alla malattia, ovvero la capacità dell’organismo di resistere ai danni causati dall’infezione.

Una nuova strategia contro l’influenza

I ricercatori hanno testato gli effetti del beta-glucano su modelli murini (topi), somministrandolo prima dell’esposizione al virus dell’influenza. I risultati hanno mostrato che il trattamento ha:

  • Ridotto i danni ai polmoni
  • Migliorato la funzione respiratoria
  • Aumentato il tasso di sopravvivenza

“I nostri dati dimostrano che il beta-glucano può riprogrammare il sistema immunitario innato per offrire protezione contro le infezioni influenzali”, ha dichiarato Nargis Khan, primo autore dello studio e attualmente professore associato presso l’Università di Calgary.

Come il beta-glucano modula il sistema immunitario

I ricercatori hanno scoperto che il beta-glucano trasforma il comportamento dei neutrofili, un tipo di globuli bianchi coinvolti nella risposta immunitaria.

“I neutrofili sono solitamente associati a infiammazione, ma il beta-glucano li induce a ridurre la risposta infiammatoria”, ha spiegato Kim Tran, co-prima autrice dello studio.

Secondo gli esperti, il beta-glucano stimola la produzione di neutrofili immaturi, caratterizzati da un metabolismo ossidativo mitocondriale, che rilasciano interleuchina-10, una citochina con effetti antinfiammatori.

Un approccio innovativo per la tolleranza alle malattie

La maggior parte dei decessi correlati all’influenza non è causata direttamente dal virus, ma dalla reazione eccessiva del sistema immunitario“, hanno sottolineato i ricercatori.

Il beta-glucano, presente nelle pareti cellulari di molti funghi, potrebbe influenzare la risposta immunitaria individuale”, ha affermato Divangahi, suggerendo che la composizione del microbioma personale potrebbe avere un impatto significativo sulla risposta alle infezioni.

Nel loro studio, gli autori spiegano:

Il beta-glucano riprogramma le cellule staminali emopoietiche per generare neutrofili con una nuova funzione ‘regolatrice’, necessaria per promuovere la tolleranza alla malattia e proteggere l’integrità del tessuto polmonare contro le infezioni virali”.

Possibili applicazioni future

Con la stagione influenzale alle porte e la crescente preoccupazione per il virus H5N1 dell’influenza aviaria, i ricercatori sottolineano l’importanza di sviluppare nuove strategie terapeutiche.

Siamo solo all’inizio”, ha concluso Divangahi. “Questi risultati suggeriscono che il beta-glucano potrebbe essere utilizzato per migliorare la risposta immunitaria non solo all’influenza, ma anche ad altri virus emergenti”.

Gli studi futuri si concentreranno sulla possibilità di tradurre questi risultati negli esseri umani, esplorando il potenziale del beta-glucano come coadiuvante nei trattamenti antivirali e vaccini.

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